Parlo spesso di bici #33
2 marzo 2024. Per parlare di bici abbiamo bisogno di strade sicure. Dal 9 al 12 marzo mobilitazioni in tutta Italia: Stop al nuovo codice della strage. Fiera del Cicloturismo e racconti di viaggio.
Io lo so che qualcun* tra di voi penserà “ma questa newsletter si chiama Parlo spesso di bici e poi nelle ultime settimane ben poca bici si vista”: è vero. Ma per pedalare e far sì che sia piacevole e accogliente per sempre più persone, abbiamo bisogno di strade sicure. E purtroppo non è ancora così a vedere da quante persone muoiono sulle nostre strade, non solo in bici.
Possiamo dirlo con i nomi – quelli di Francesco, Silvia, Michele, Abdelkader – come ha anche fatto in un recente toccante intervento Marco Scarponi. O possiamo farlo con i numeri.
3.159 sono le persone morte in collisioni sulle strade nel 2022, con un aumento del 9% rispetto al 2021 e solo una leggera diminuzione rispetto al 2019. 223.475 sono state le persone ferite. Il 73% delle collisioni avviene in ambito urbano. L’assenza di sicurezza stradale è la prima causa di morte per le e i giovani sotto i trent'anni.
Una situazione, quella italiana, che è un’anomalia in Europa: se in Gran Bretagna i morti in strada per milione di abitanti sono 26, in Germania 34, in Spagna 36, in Italia siamo a 53 (fonte: Commissione Europea 2022), dato in crescita rispetto all’anno precedente.
Le principali cause di morte sono (secondo l’Istat) l’eccesso di velocità, la guida distratta e la mancata precedenza ai pedoni sugli attraversamenti.
Ne scrivo ancora una volta perché in questi giorni verrà discussa in Parlamento la riforma del Codice della Strada voluta dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Una riforma che viene proposta "per salvare vite in strada", ma nella sostanza prefigura il persistere della strage. Limita l’autonomia di azione delle amministrazioni comunali, attacca e depotenzia ZTL, aree pedonali, sosta regolamentata, controlli elettronici e mobilità ciclistica. Misure che ci allontanano dagli obiettivi del Piano Sicurezza Stradale 2030.
“Stop al nuovo codice della stra da ge”. La richiesta, per la quale in tantissime città organizzazioni e comitati si stanno organizzando e mobilitando, è una: città vivibili e strade sicure, perché la sicurezza stradale ha un’altra direzione.
Serve un approccio scientifico e sistemico: agendo sulla moderazione della velocità, non solo attraverso i limiti ma anche con controlli e ridisegno dello spazio pubblico. Occorre realizzare interventi normativi a favore della mobilità attiva e del potenziamento del trasporto pubblico, e agevolare percorsi verso le città 30, prendendo esempio da Bologna.
Se vi interessa una mobilità diversa per la vostra città, informatevi se ci saranno manifestazioni e se non ci sono organizzatevi. Qui c’è un modulo per aderire e ricevere info e kit
Qui il comunicato stampa e le città che man mano stanno aderendo alla mobilitazione (sono già una trentina).
A Torino la mobilitazione sotto al cappello #Torino30 sarà martedì 12 marzo alle 7.30 davanti a Porta Nuova.
In breve
Ci vediamo alla Fiera del Cicloturismo di Bologna, dal 5 al 7 aprile?
È il momento di registrarsi e organizzarsi :) Ultimi giorni (fino al 3/3) anche per candidarsi a raccontare il proprio viaggio in bici perché “nessun viaggio è banale”; se il viaggio è un video c’è il Ciclo Corti di Viaggi Lunghi e se siete giornaliste o attiviste c’è il Premio “Ho voluto la bicicletta”, in memoria di Mariateresa Montaruli.
Venerdì 5 aprile ci sarà il Forum ed è dedicato a espositori e operatori del settore, con momenti di formazione e networking. Le iscrizioni sono aperte. La Fiera, con area expo, talk e workshop, sarà sabato 6 e domenica 7 ed è invece a ingresso gratuito, con registrazione qui: fieradelcicloturismo.it
Qui l’amico attività Nico ha raccontato la sua esperienza di famiglia con cargo bike. Credo che il suo percorso, dalla necessità di riorganizzare spazi e tempi con due bambine, ai dubbi e ai test ride al Cargo bike day e ai Bike to school, sia comune a tante famiglie e magari anche a chi di voi sta leggendo: “Questo è il vero investimento culturale, economico, oserei dire etico, che abbiamo fatto comprando una cargo bike”, scrive. Ed eccolo qui sotto.
Perché pedaliamo? La bella risposta di “The Cycling Professor”
Come si crea una strada scolastica? Ecco l’esempio del Comune di Cuneo, che sta trasformando lo spazio pubblico. Lavori in corso iniziati circa un anno fa con un progetto di progettazione condivisa, sperimentazione e coinvolgimento della cittadinanza. Ne avevo scritto qui perché ho avuto il piacere di collaborarci con Decisio.
Qui invece un’offerta di lavoro: Bikeitalia.it cerca un* social media manager, tutte le info qui
Per oggi è tutto.
Grazie per la pazienza a voi che leggete! La settimana scorsa ho dovuto fare una pausa, l’influenza mi ha stesa per quasi due settimane: spero ora di avere scorte di difese immunitarie per un po’ :)
Ciao!