Parlo spesso di bici #49 Notizie per iniziare l'anno
22/1/2025 Una rassegna di notizie per iniziare l'anno: qualità dell'aria, sicurezza stradale, Bologna Città 30, transizione energetica. Il mio viaggetto in Cilento.
Buon anno e ben ritrovate e ritrovati.
Da ormai qualche tempo i primi giorni di gennaio sono di viaggio. Per un paio di anni ho accolto l’invito della mia amica Chiara per trekking di più giorni in Liguria e da un paio d’anni invece con Simone pedaliamo. L’anno scorso in Romagna1, quest’anno in Cilento, pedalando un pezzetto della Via Silente.
Fare cicloturismo in inverno è una bella esperienza, soprattutto se si cercano mete con temperature leggermente più miti di quelle torinesi e se si riesce a costruire il viaggio tenendo alla portata di mano piani alternativi.
La Via Silente è un percorso circolare di circa 600 km che ripercorre i tratti costieri e si inoltra tra le montagne di uno dei parchi nazionali più grandi d’Italia: il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
Noi abbiamo seguito pressapoco l’itinerario del “Cilento antico”. Abbiamo preso l’Intercity da Torino a Salerno2 il 31 dicembre e il mattino dopo abbiamo preso il treno per Vallo della Lucania e da lì abbiamo iniziato a pedalare, passando per Castelnuovo Cilento e Velina (dove c’è l’info point della Via Silente). Abbiamo dormito ad Acciaroli, graziosissimo borgo sul mare, a Vatolla, un piccolo paese dove abbiamo soggiornato da Rosaria, una degli affittacamere aderenti alla rete della Via Silente e cenato condividendo chiacchiere con altri due cicloviaggiatori, e in ultimo a Stio, per poi riprendere un treno e continuare il nostro viaggio.
Sul sito della Via Silente trovate tracce, descrizioni, contatti delle strutture e Simona e tutto lo staff dell’associazione sono disponibili per condividere consigli o aiutare nell’organizzazione del viaggio. Le nostre tappe sono invece qui su Komoot e vi condivido qualche riflessione:
Come per ogni viaggio, le tappe vanno dosate secondo le proprie forze e preferenze. In tutto sono 600 km e 13mila metri di dislivello, proposti in 15 tappe. Noi abbiamo scelto la parte verso il mare per questione di clima, di accessibilità ai treni e perché è bello pedalare con il mare sullo sfondo. Abbiamo considerando 4 giorni di pedalate e circa 200 km.
Soprattutto in inverno, quando le ore di luce sono poche e le temperature possono abbassarsi, calcoliamo tappe da una cinquantina di km e in questo caso con mille metri di dislivello al giorno circa. Questa distanza ci permette di visitare i paesi, fermarci per tappe cibo e caffè e soprattutto regolare la giornata anche in base al meteo.
Se in estate ci piace il campeggio, in inverno scegliamo le strutture, ricordando che soprattutto in “bassa stagione” va pianificato un minimo: in alcuni paesini potrebbero non esserci strutture, potrebbero essere chiuse o al completo e in bici il paese successivo potrebbe non essere così comodo. Stessa cosa per il cibo :) Meglio avere del cibo di scorta. Nel nostro caso, la rete della Via Silente ci è stata di grande aiuto nel trovare strutture.
Il percorso: bello! Si pedala su strade secondarie, attraversando i paesini, alternando paesaggi più brulli, ai boschi e strade vista mare. Mi è rimasta la curiosità di pedalare anche il resto del percorso e confido di organizzarlo prossimamente, magari con temperature più miti.
Notizie e aggiornamenti
I dati sulle morti in strada
Sui dati non si gioca e non si possono manipolare le vittime della strada a proprio piacimento. È questo il messaggio che una corposa cordata di associazioni per la sicurezza e la mobilità attiva hanno diffuso nei giorni scorsi in risposta alle dichiarazioni del Ministro dei trasporti e a sostegno del fact checking fatto da Asaps - Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale. Metto qui sotto il carosello che abbiamo diffuso con una sintesi del comunicato, disponibile in versione estesa sul sito codicedellastrage.it.
E se vi siete persi la meravigliosa campagna della Regione Lombardia sulla sicurezza stradale e sull’ignobile colpevolizzazione di chi cammina, ascoltatevi questo.
Un anno di Bologna Città 30
Bologna Città 30 ha compiuto un anno e sono arrivati i dati del Comune di Bologna a un anno dall’entrata in vigore del limite di velocità a 30 km/h3. Li potete leggere qui. “Il primo anno di Bologna Città 30 consegna un bilancio che vede in forte calo il numero delle persone decedute sulla strada, quasi dimezzate (10, il 49% in meno), toccando su base annua il minimo storico dal 2013 a oggi (salvo il periodo Covid a mobilità limitata). Inoltre, per la prima volta dal 1991 (il dato Istat più vecchio disponibile a livello cittadino), nessuna persona a piedi è stata uccisa sulle strade di Bologna: sono infatti 0 i pedoni deceduti, e si riducono del 16% quelli investiti”. Raccolgo un po’ di informazioni e commenti e ci torno con più calma. Intanto: avanti così!
Che aria abbiamo respirato nel 2024?
Non una buona aria, almeno a Torino. Come ogni anno il Comitato Torino Respira ha analizzato i dati rilevati dalle stazioni ARPA (dati del 3 gennaio 2025) nel territorio della Città di Torino. Il quadro che ne emerge è che il trend di miglioramento della qualità dell’aria si è di fatto interrotto. Altro elemento dell’analisi è che è ora essenziale andare oltre il confronto con i limiti di legge attuali e comprendere la relazione tra i dati rilevati e i criteri di qualità dell’aria stabiliti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e quelli definiti dalla nuova direttiva europea che entreranno in vigore a partire dal 2030 (approvata a ottobre 2024). L’analisi inquinante per inquinante si può leggere qui.
E a proposito del diritto a respirare aria pulita, all’Università di Torino è uscito un bando che contiene due assegni di ricerca (da 12 e 24 mesi) proprio su questo tema. Trovate i dettagli del bando qui (da pag 20 per quelli del Dipartimento di giurisprudenza). La scadenza è il 27 gennaio.
Le proposte degli attivisti e delle attiviste per il clima
Frutto di un percorso partito più di un anno fa con gli Stati Generali dell’azione per il clima - un evento di confronto a cui ho avuto il piacere di partecipare anche io - organizzato da Ci sarà un bel clima che ha coinvolto rappresentanti di tante associazioni - ha portato dopo mesi di lavori di gruppo e momenti di approfondimento all’elaborazione del Libro Bianco. Si tratta di un documento che contiene 33 proposte politiche per la transizione ecologica in Italia, suddivise in sei macro temi: energia, mobilità, sistemi agroalimentari, sistemi naturali e territorio, educazione e formazione, modelli economici e giustizia sociale.
Le proposte sono soprattutto uno strumento utile da cui partire per una riflessione sulla complessità della transizione e la necessità di azioni trasversali e condivise. Ne ha scritto
E sì, il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato.
BikeSquare lancia un crowdfunding
Nata dieci anni fa come impresa innovativa e dal 2024 Società Benefit focalizzata sulla mobilità sostenibile e sul cicloturismo, BikeSquare ha sviluppato una piattaforma di promozione del cicloturismo e dei territori che mette in rete più di 130 punti di noleggio e-bike e 443 partner in 54 destinazioni tra Italia e Spagna. Ora, BikeSquare ha lanciato un crowdfunding per ampliare la propria attività e guardare ad Austria, Germania e Svizzera, continuando a investire nel cicloturismo in Italia e nel noleggio di e-bike per la scoperta dei territori. Sto lavorando con BikeSquare come ufficio stampa per diffondere questo sviluppo di progetto: quindi se vi interessa conoscere il crowdfunding questo è il link di riferimento. Qui il comunicato stampa.
Come ti muovi a Novara?
Vivi o frequenti Novara? Il comune ha lanciato un questionario, nell’ambito del monitoraggio del PUMS, per conoscere le abitudini di mobilità di cittadine e cittadini. Si compila qui.
Un consiglio di ascolto
Ho concluso la scorsa newsletter con un augurio: attiviamoci. E in qualche modo ascoltare la storia di Peter Benenson, l’uomo che ha cambiato la vita di molti prigionieri politici inviando delle lettere di protesta (e fondando poi Amnesty International) raccontata da Matteo Caccia nel nuovo podcast Orazio mi ha lasciato – in un mare di notizie devastanti – una leggera e piacevole sensazione di speranza. E spero la lasci anche a voi nell’ascoltare questa puntata.
Per questa settimana è tutto :)
Grazie per avermi letta fino in fondo. Giorno per giorno siete sempre di più a popolare questa piccola comunità che parla spesso di bici :)
Se volete sostenerla, potete mettere like, suggerirla a chi potrebbe esserne interessato e commentare. Alla prossima!
Ciao
La carrozza 3 degli Intercity ha 8 posti bici (senza smontarle) da prenotare in fase di acquisto biglietto. Conviene ovviamente anche prenotare il posto a sedere nella stessa carrozza o in quella accanto, non è automatico.
Per approfondire su come funziona e quali strade sono a 30km/h il sito di riferimento è www.bolognacitta30.it